martedì 22 dicembre 2009

Pagare informati…. per non essere spennati!!!

Con il Le feste di Natale si sprecano le campagne per acquistare a rate. La pubblicità esalta i vantaggi dell'"interesse zero...", oppure i "meravigliosi" vantaggi del prestito "senza interessi" per invogliarti a soddisfare l'acquisto di quel prodotto che desideri possedere da tempo o che vuoi  regalare alla persona cara.
Sono proprio così convenienti queste offerte? Sono poi così convincenti e oneste dal punto di vista informativo? Cosa si nasconde dietro alla propaganda degli "interessi zero" e delle "comode rate mensili"?
Nonostante le Leggi sui consumatori che impongo una informazione chiara e trasparente, i fogli informativi e il personale addetto che dovrebbe fornirtele, spesso nascondono la realtà. Basterebbe leggere quello che nel volantino o nei fogli informativi è scritto in caratteri piccoli per accorgerti dove si nasconde l'inganno. E quale sia il vero interesse che sul quel prestito andrai alla fine a pagare. Spesso, sommando il tutto per le 12 rate ti troverai a pagare ben più del 10-15%. Talvolta raggiungerai anche il 20-25%. Non è certamente poco. NO!?!.

Per saperne di più guarda il video QUI

Non tutti sanno che non bisogna limitarsi a conoscere il TAN (Tasso Annuo Normale) che è quello che viene evidenziato in caratteri grandi. Occorre invece cercarlo benee nelle informazioni soprattutto il TAEG. (Pure io che mi ritengo mediamente informato talvolta lo trascuro). Cioè il Tasso Annuo Effettivo Globale che comprende tutte le spese che si è tenuti a pagare su di un prestito. È una misura che fa la differenza nella convenienza tra prestiti. È espresso in percentuale e su base annua, includendo il costo complessivo del finanziamento. Vale a dire l'interesse normale (TAN), le spese di  istruttoria; apertura e chiusura della pratica di credito; riscossione dei rimborsi e incasso della rata; assicurazione obbligatoria intesa a garantire il rimborso totale o parziale ed in genere ogni altra spesa prevista dall'operazione di finanziamento. La somma di questi costi, sottraendo il finanziamento va rapportato all'importo effettivamente finanziato.  C'è poi un'altra sigla, l'ISC. ("Indicatore Sintetico di Costo") che dal punto di vista della formula di calcolo matematico è la stessa del TAEG. È usato per calcolare i tassi dEi mutui, anticipazioni bancarie e prestiti personali finalizzati (ad es. acquisto auto). Il TAEG invece è indicato nel credito al consumo (acquisti nei punti vendita con le finanziarie). Per il resto la funzione è identica: calcolare il tasso reale di qualsiasi finanziamento.
Oltre al finanziamento tradizionale, da qualche tenpo sono state messe a disposizione (spesso obbligatoriamente per chi vuole farsi finanziare l'acquisto di un prodotto) le cosidette Carte Revolvig. Quelle cioè, che assomigliano alla carte di credito, però il rimborso avviene rateizzate con interessi (TAEG) spesso da capogiro che si aggirano e superano il 25%.
Ecco un esempio di calcolo di TAEG e TAN per un finanziamento, nelle due colonne sono riportate le differenze tra il TAN e il TAEG. Notate la differenza. Non è affatto poca.   Se vuoi calcolare il TAEG clicca QUI.    
Se ti trovi in un negozio e non hai a disposizione un collegamento Internet però vuoi verificare (o calcolare) immediatamente quale è il TAEG effettivo, segui la seguente modalità:
Dopo aver deciso l'oggetto da acquistare e il valore da finanziare (X) [Es. € 1.000,00], chiedi al personale del negozio:
a) il numero (N) delle rate [es. 18]
b) l'importo mensile della rata (M) [es. € 55,56]
b) l'importo delle imposte o bollo (T) [es. € 1,40]
c) il costo della riscossione (R) per ogni rata, nonché [es. € 2,00]
d) il costo dell'istruttoria (I) [es. € 95,00].

Una volta in possesso di questi valori segui la seguente operazione:
1) somma i valori mensili di [(M) + (T) + (R)] [es. 55,60+1,40+2,00 = € 58,96] poi
2) moltiplica il tutto per il numero delle Rate (R) [€ 58,96 x 18 = € 1.061,20] ottenuto il risultato
3) somma il costo dell'istruttoria (I) [Es. € 1.068,20 + € 95,00 = € 1.156,20 ]. Poi
4) sottrai a questo importo l'Importo del finanziamento (X) del bene che vuoi acquistare [€ 1.156, 20 - 1.000,00 = 156,20].
5) dividi la differenza ottenuta con il numero delle rate (solo se il loro numero supera le 12) [156,20 : 18 = € 8,68]
6) moltiplica il risultato ottenuto per 12 [€ 8,68 x 12 = € 104,133 ]
7) l'importo ottenuto moltiplicalo per 100 e dividi il risultato con l'importo finanziato [(104,133 x 100 = 10413,3) : 1.000 = 10,41]
8) il valore ottenuto è il TAEG = 10,41%. Cioè il tasso dell'interesse effettivo annuo che vi costa il finanziamento a "interessi zero" (SIC!!)

Prima di decidere un acquisto a rate,  ascolta i consigli utile sui finanziamenti e le carte revolving di Altroconsumo!!  
Oggi ho ricevuto il foglio informativo della Banca dove "giace" il mio conto corrente. Mi informa che l'interesse minimo del creditore, cioè io per quei soldi che vi sono giacenti durante l'anno, è zero, zerozero%. Così pure il tasso medio annuo è zero,zerozero%. Alla banca quindi i soldi che lascio in deposito gli costano nulla di interessi. Ormai gli interessi su un conto corrente di chi vive a reddito fisso è ormai vicino è zero. O ci va molto vicino. Non supera comunque lo 0,50-0,75% però con giacenze di un certo rilievo.
La Banca mi ha comunicato anche l'interesso "debitore". Cioè l'interesse che devo pagare se, malauguratamente, mi trovassi ad avere il conto corrente in rosso. Ebbene, il tasso minimo che dovrei pagare è dell'11,70% che diventa il 12,223% effettivo.
Se poi la mia (come la tua banca) si rivolge alla Banca d'Italia per farsi prestare i soldi per finanziarci quello splafonamento, il denaro che le viene prestato lo pagherà con un interesse, allo stato delle cose,  non va oltre lo 0,75%. Loro invece, a fronte dello 0,75% di costo per interessi me lo fanno pagare (e te lo fanno pagare) il 12,223%. Il che equivale almeno a 16,297333333333333333333333333333 volte quello che a loro costa. Un guadagno e un interesse davvero "interessante" e da veri.... usurai! Ecco perché le Banche italiane hanno grandi utili nonostante la crisi che nel mondo ha colpito le banche. E le finanziarie [cosidette] operanti nel credito al consumo... vanno oltre!

Alla faccia della difesa dei clienti, dei consumatori e dei risparmiatori!!!!!

mercoledì 2 dicembre 2009

Comunicare. Come Diffondere Notizie e Generare Interesse con un proprio ufficio stampa?

- Vuoi operare o già operi nel campo della comunicazione?
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