martedì 16 febbraio 2010

POSTI IN AUTO

IL CARPOOLING ITALIANO

Sapete cos'è il carpooling? Fino a stamattina era un termine a me del tutto sconosciuto. Grazie a Radio24 ora so cos'è e mi sembra utile contribuire a diffonderlo e pubblicizzarlo perché è una delle idee che può contribuire a migliorare la nostra vita... e risparmiare il costo dei nostri viaggi.

Numerose indagini mostrano che oltre i due terzi delle auto in circolazione in Italia hanno una sola persona a bordo. Con oltre trenta milioni di veicoli, è facile immaginarsi l’entità di tutti i posti che restano liberi, inutilmente, perché potrebbero essere utilizzati senza problemi da persone che effettuano lo stesso tragitto. È da questa idea che nasce il carpooling, un servizio che porta solo vantaggi.
Carpooling significa in italiano "auto di gruppo"... Vale a dire la condivisione di un'autovettura per un ipotetico tragitto casa-lavoro o università. Si fanno i turni per chi guida, si divide il prezzo della benzina e dei pedaggi eventuali e si giunge a destinazione avendo risparmiato. Qualcosa di simile già avviene di fatto tra persone di una stessa zona che si recano al medesimo posto di lavoro. Solo che finora, in Italia, ciò avviene spontaneamente e in dimensioni insignificanti, senza che vi sia una qualche forma organizzata che promuova questo tipo di trasporto e abbia un qualche effetto estensivo significativo. Diversamente da altri Paesi europei, come Olanda e Germania, ove vi sono organizzazioni ad hoc che promuovono questa tipo di iniziativa raggiungendo una diffusione crescente.
Quali sono i vantaggi?
- Potenzialmente potrebbe migliorare la congestione del traffico riducendo il numero di veicoli in circolazione e senza abbisognare di investimenti in nuove infrastrutture;
- Risparmiare economicamente in termini di costo pro-capite di carburante, olio, pneumatici, pedaggi, costi di parcheggio ecc.ecc.;
- Ridurrel'inquinamento grazie a un minor numero di mezzi in circolazione;
- Miglioramento dei rapporti sociali tra le persone.
Quali gli svantaggi
- Eventuali omplicazioni legali nel malaugurato caso di incidenti stradali;
- Costi maggiori rispetto ad un ipotetico trasporto pubblico ben organizzato (non è il caso dell'Italia poicHè in due su un'auto si è già nettamente sotto il costo del biglietto ferroviario);
- Orari specifici e non liberamente determinabili;
- Possibilità di discussioni con gli altri utilizzatori del servizio.

Anche in Italia ora si sta muovendo qualcosa. Da qualche settimana è stata promossa una iniziativa che dovrebbe diffondere, facilitare e rendere sicuro e attraibile il ricorso al car pooling anche da noi. Si tratta del primo portale ufficiale di iscrizione al car pooling, che opera su tutto il territorio nazionale, e che si chiama Postoinauto.it. promosso dal 25enne italo-franco-tedesco Olivier Bremer. E' un sito indipendente, non sponsorizzato né finanziato da nessuna azienda particolare.
Offrire a una persona sconosciuta un posto nella propria auto potrebbe suscitare qualche preoccupazione per quanto riguarda la sicurezza. Nessuno di noi vorrebbe infatti dare un passaggio a un criminale o a un malintenzionato. Per cui occorre seguire bene alcune indicazioni e comunque il feed beack sul sito così come l'identificazione dei dati può essere una garanzia. Tuttavia, il carpooling funziona benissimo in altri paesi.anche se, date le peculiarità del nostro paese,sarà sempre bene essere prudenti.

Come funziona il portale?
* interessa alle persone che viaggiano in auto ma hanno dei posti liberi in macchina, e persone che vogliono sfruttare proprio questi posti liberi per viaggiare veloci, sicuri, risparmiando soldi e CO2;* è indipendente e non è collegato a nessuna azienda o organizzazione politico-amministrativa;
* offre un servizio a livello nazionale, non solo locale;
* si rivolge sia ai pendolari sia a chi vuole effettuare viaggi lunghi o saltuari;
* punta sulla sicurezza grazie al feedback, all'obbligo della registrazione e dell'indicazione del numero della targa;
* è rivolto sia a chi propone sia chi cerca il passaggio deve registrarsisi fornendo i propri dati: cognome e nome, cellulare, e-mail, numero di targa;
* chi propone il viaggio deve indicare l'itinerario, i passaggi e le soste. nonché il numero di targa dell'autovettura e dei posti disponibili.

Insomma, un sito che vale la pena di studiare e un'esperienza che vale la pena di provare.

lunedì 8 febbraio 2010

GENITORE COI FIOCCHI

Non è mai stato semplice educare i figli. Oggi più di ieri. Presi come siamo a dover affrontare non solo problemi pratici esteriori, ma quelli ben più complessi e difficili da decifrare come quelli interiori.
La scuola non ci educa ad essere genitori. Anche la famiglia non sempre è il luogo in cui si impara ad esserlo.

Se hai figli lo saprai bene. Ogni età poi ha le sue peculiarità. Di certo nessuna è priva di problematiche. Comunicare e comprendere la personalità di un/a ragazzo/a può essere un'impresa... Indirizzare i figli verso le giuste scelte non riesce sempre spontaneo... E gli effetti di una cattiva educazione si pagano cari.
Ti senti quindi il genitore che vorresti? Hai incontrato e stai incontrando problematiche di cui ti interroghi su come sia il modo migliore di affrontarle?
Vorresti che tuo/a figlio/a seguisse e rispettasse certe regole e non sai come fare?
Cerchi di capire come sta costruendo la sua identità e vorresti aiutarlo/a a svilupparla al meglio in senso positivo?Capisci che ti sta attirando nel suo gioco e non sai cosa fare per bloccarlo/a senza che ne sia mortificato e capendo il suo comportamento non per come appare ma per quello che é?Insomma vorresti avere un ausilio per come conoscere trasformare i problemi in risorsa, come capirlo/a quando giustifica i propri successi o errori, come ottenere un cambiamento facendolo/a sentire accettato/a nell'aspetto che vuoi cambiare?
Marco Vinicio Masoni, esperto di educazione, ti aiuta ad affrontare questi aspetti e costruire un rapporto sereno e proficuo con i tuoi figli. Lo fa attraverso un ebook che riassume quarant'anni di esperienza sul campo, maturati durante l'insegnamento e l'attività di psicologo e psicoterapeuta completati da importanti corsi di motivazione con migliaia di ragazzi.Questa grande competenza si percepisce in ogni parola, in ogni dialogo, in ogni risposta che l'autore dà alle problematiche tra genitori e figli. Risposte e soluzioni concrete che possono davvero cambiare la vita a tanti genitori e a tanti figli di qualsiasi età.
Genitore Coach è unaGuida per Diventare Genitori Efficaci e Ottenere Cambiamenti nei FigliEbook 212 pagine + Report + Software + Bonus
Scarica gratis il Capitolo I di questo ebook molto utile clikkando QUI' e andando alla sezione BONUS della pagina.

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P.S. La vignetta è di PV 64 che trovi QUA' insieme a tante altre

mercoledì 3 febbraio 2010

NEOLATTE PER NEONATI

Avete scelto o siete costrette ad allattare il vostro bimbo con latte artificiale? Sapete che il Italia il costo del latte artificiale è il doppio che degli altri maggiori Paesi del continente? Cercate un modo per combattere il caro latte ma con un prodotto di alta qualità? Allora combattete il caro latte favorendo e la diffusione e il sostegno delle iniziative, tra cui quella di NEOLATTE promossa da Unifarm, che propone un prodotto di elevata qualità alla metà del costo.
Il latte artificiale cui devono ricorrere molte mamme, per scelta o per necessità, rappresenta un costo non indifferente che in Italia, rispetto ad altre Nazioni europee come Francia, Germania e Inghilterra diventa un vero salasso poiché il prezzo della confezione ha un costo pressoché doppio: 35-40,00 € al litro in Italia rispetto ai 15-20 euro nei predetti Paesi.
Nel corso degli ultimi anni il problema è stato più volte posto da Associazioni consumatori e altri, senza però che sia stato risolto, né parzialmente né tanto meno completamente. Per combattere questa “speculazione” non bastano denunce, campagne giornalistiche più o meno significative. I grandi produttori di latte artificiale, in particolare le multinazionali, non risentono per niente, o risentono poco di queste campagne. Tutt’al più mettono in atto qualche correttivo di facciata o temporaneo. Dopo di ché, passata la buriana, tornano a praticare i loro prezzi esosi.
Il solo modo per combattere questa pratica e posizione di rendita cui godono in Italia è di mettere sul mercato prodotti alternativi che siano per qualità pari o superiori ed a prezzi inferiori. Operazione difficile. Però qualcuno ci sta provando. Come NEOLATTE. Vale la pena di conoscerlo e di sostenerlo, poiché, soltanto se come consumatori, anche di prodotti particolarmente delicati come il latte artificiale per neonati, sapremo adottare comportamenti concorrenziali, vincendo resistenze e abitudini comprensibili però spesso ingiustificate e dannose, sconfiggeremo la condizione che vede l’Italia il paese di bengodi per chi vuole mantenere le rendite di vario tipo.
Nel sito www.neolatte.it potete avere informazioni complete sul Prodotto, la sua qualità, il suo prezzo. Potrete avere anche altre informazioni molto utili, poiché vi mette a disposizione specialisti che potrete consultare gratuitamente. Ginecologo, Ostetrica, Pediatra, Farmacista – Nutrizionista ed anche un Dentista-Odontoiatra potranno rispondere alle vostre domande e darvi suggerimenti che saranno d’ausilio e di verifica a quelli che vi potrà dare lo specialista di vostra fiducia.
Comunque, vale la pena di conoscere il Prodotto, e magari anche di provarlo. Si contribuirà in tal modo ad attivare quel circolo virtuoso che influenzerà i tradizionali e noti produttori a modificare le loro politiche commerciali e di prezzo, una volta che registreranno che le loro vendite diminuiscono poiché le mamme si orientano su un prodotto a prezzo minore ed altrettanto valido.
Se ritenete questa notizia interessante e conoscente
una mamma alle prese con l’allattamento artificiale del proprio bambino…
NON INDUGIATE! FATEGLI CONOSCERE QUESTA INIZIATIVA!!!
CONOSCI IL PRODOTTO O L'HAI GIA' UTILIZZATO?
Lascia qui nei commenti una tua testimonianza!!
SE VUOI SAPERE COSA NE PENSA CHI L'HA GIA' PROVATO...VAI A QUESTI FORUM
<<< alfemminile >>>
<<< CIAO! >>>

martedì 2 febbraio 2010

IL SEGNABOLARIO

Sapete cos’è il SEGNABOLARIO? Ve lo spiego qui.
Quando andiamo all’estero, oppure incontriamo persone di altre nazionalità, soprattutto extraeuropee, per ragioni di lavoro o turismo, che siano del tutto sconosciute o conosciute, noi italiani spesso salutiamo seguendo la nostra modalità gestuale pensando sia universalmente apprezzata.
Invece no! Dovremmo stare attenti perché anziché apprezzati potremmo ingenerare fraintendimenti e creare equivoci inconsapevolmente dai quali è poi difficile districarsi e uscirne senza danno.
Paese che vai… gesti che trovi. Districarsi nella giungla dei segni proibiti non è facile per noi. Quindi il SEGNABOLARIO è una sorta di guida sul significato che hanno in vari Paesi e per alcune culture, tutta una serie di segni che spesso usiamo nella nostra comunicazione non verbale.
Yaooh! ha raccolto una serie di suggerimenti utili per evitare brutte figure in giro per il mondo che è opportuno conoscere e tenere sempre a portata di mano. Almeno quando si va all’estero e per chi è sovente a contatto, per lavoro o svago, con persone di altre culture e Paesi.
Alcuni esempi di come alcuni gesti possano avere significati diversi e a volte perfino offensivi una volta varcati i confini nazionali.

I Saluti
“In Cina si evita accuratamente di toccarsi, il saluto ‘all’italiana’ ad esempio, stretta di mano e bacio sulle guance, è ritenuto inconcepibile: per salutarsi qui si usano solo inchini e sorrisi. Stessa cosa in Giappone dove di solito ci si saluta con un inchino.
In Medio Oriente, specialmente nei paesi musulmani, si evita il contatto fisico con le persone di sesso opposto ma le donne possono abbracciarsi o baciarsi tra di loro, così come gli uomini, per salutarsi.

In Tailandia e a Bali è considerato invece taboo toccare la testa delle persone: per i buddisti la testa è considerata una parte sacra del corpo e toccarla è considerato quindi un insulto.
Gesti più comuni
Il classico gesto del pollice in alto, che da noi viene tranquillamente usato per approvare qualcosa o per fare l’autostop, pare sia un insulto in Iran, Iraq, Nigeria, Filippine e Tailandia. Quì infatti ha lo stesso significato del nostro celebre ‘gesto dell’ombrello’.
Stessa cosa per il segno ‘ok’ che viene considerato un insulto in Turchia, Venezuela e molti paesi dell’America Latina.

Occhio alla sfumature
In Brasile l'ok ha lo stesso significato che ha da noi ma si trasforma in insulto se si rivolge il palmo della mano verso di sé. Nella maggioranza dei paesi anglofoni accade una cosa simile: nel Regno Unito, in Irlanda, Australia e Nuova Zelanda, fate attenzione a dove rivolgete il palmo della mano quando fate il gesto della vittoria: se il dorso della mano infatti è rivolto verso il vostro ‘interlocutore’ il significato da ‘vittoria’ cambia in ‘vai a quel paese’.
Indicare con l’indice una persona è considerato un gesto maleducato in Asia, di solito si fa usando l’intera mano sia in Cina che in Giappone. Allo stesso modo il gesto che facciamo con l’indice per chiamare una persona, è considerato osceno in Giappone. In Vietnam è usato per chiamare gli animali o le persone ‘inferiori’.
La mano alzata con il palmo rivolto verso l’interlocutore che usiamo per dire ‘basta’ o ‘aspetta’, in Grecia è il gesto di insulto più tradizionale, il ‘moutza'. Anche in Pakistan è considerato un insulto mentre nel Golfo Persico, l’insulto c’è se vengono mostrarti entrambi i palmi delle mani dopo averli ‘battuti’ tra di loro.
Nei paesi musulmani fate attenzione a come vi sedete: qui infatti è considerato offensivo mostrare la suola delle scarpe o la pianta dei piedi agli altri.


C’è chi ha messo a punto una tabella comparativa molto utile
sul significato differente delle varie gestualità.
Vi suggerisco di stamparla e tenerla dentro il Passaporto.

TABELLA COMPARATIVA DEL SIGNIFICATO DEI GESTI
Clikka qui’!